Invito a condividere la campagna di sensibilizzazione del lavoro intellettuale;
si tratta di osservazioni utili ed importanti che il cliente deve conoscere,
si tratta di sollecitare rispetto per il nostro lavoro e nello stesso tempo di far comprendere che le liberalizzazioni, se applicate ad altre categorie, sortirebbero gli stessi effetti devastanti.
Il lavoro va retribuito per quello che vale, gli sconti si possono applicare solo sul prodotti di minore qualità,
ma al professionista intellettuale, che deve rispettare standard mimmi prestazionali imposti dalle norme e dalle leggi di Stato, ciò nell'interesse comune e sociale, non è concesso ribassare sulla qualità,
(noi non "vendiamo" pomodori più o meno maturi o di minore o maggiore qualità)
pertanto non è possibile applicare alcuno sconto sulla tariffa professionale di Stato,
come non è possibile che lo Stato chieda "sconti" sugli stipendi dei dipendenti pubbici
e così come non è possibile, per i datori di lavoro privati, chiedere lo sconto sullo stipendio, già esiguo, ai propri dipendenti, ciò in contrasto con il SALARIO MINIMO DI DIGNITÀ E DI PROPORZIONALITÀ previsto nei contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL)