APPELLO A TUTTI GLI
INGEGNERI E GLI ARCHITETTI ITALIANI
NOI architetti ed ingegneri italiani SIAMO STUFI,
di vivere in una società che non riconosce diritti e certezze alle professioni liberali;
Siamo stufi che soltanto la nostra categoria sia privata del diritto a compensi proporzionati al lavoro, così come INVECE è garantito dai “minimi salariali” a tutti i lavoratori dello stato, sia dipendenti pubblici che privati;
Siamo stufi
che per avere il normale giusto riconoscimento economico di una
prestazione, si debba rincorrere il committente con enormi spese e
mediante pazzesche e lunghissime procedure legali, con il fortissimo
rischio di spendere molto più di quanto si debba recuperare;
Siamo stufi
di essere sfruttati, utilizzati, comandati dai palazzinari e dai
potentati economico/ignoranti, che approfittando delle reiterate pessime
leggi, costruiscono da decenni una società bastata sulla mera
speculazione economica. Le imprese abusando della svalutazione e del
soprannumero speculano sulla “manovalanza intellettuale”,
dettando condizioni spesso inferiori a quelle cui sono sottoposti gli
extracomunitari senza permesso di soggiorno, creando di fatto “schiavi”
pronti a tutto pur di sopravvivere nella giungla del libero sfruttamento
e delle liberalizzazioni;
Siamo stufi
di essere comandati da taluni personaggi politici semi analfabeti con
l’unico pregio di avere le economie per sostenere una campagna
elettorale; personaggi che dovrebbero legiferare per milioni di persone
senza aver mai letto una legge in vita loro; o personaggi che legiferano
avendo l’unico pregio di avere delle “belle tette” o la propensione alla svendita dei loro attributi corporei;
Siamo stufi
che sia nei lavori pubblici che in quelli privati siano i politici a
decidere chi deve lavorare e chi deve restare a guardare, solitamente
operando una scelta dettata da motivazioni esattamente antitetiche a
quelle che vorrebbero protagonisti i migliori professionisti;
Siamo stufi
e arci stufi di venire comandati da uomini fiduciari della mala
politica, che senza averne le benché basilari competenze, possono o non
possono approvare un nostro progetto; i medici per poter operare al
cuore o prescrivere delle medicine hanno bisogno dell’approvazione di
qualcuno??
Siamo stufi
della massificazione a tutti i costi della cultura e della svalutazione
delle professioni intellettuali, a favore della selvaggia
liberalizzazione e deregolamentazione;
Siamo stufi
di concorrere con altri colleghi non per la qualità, ma per la
sopravvivenza. Riteniamo la liberalizzazione stia creando i presupposti
per l’imbarbarimento della società, che senza regole comuni e in
condizioni di fortissimo esubero dei professionisti e dopo la
liberalizzazione delle tariffe e delle professioni, sia fortemente
pericolosa e comporti l’altissima probabilità che si diventi tutti
“pistoleri” del selvaggio west, disposti a “sparare” per poter
conquistare un piatto di lenticchie utile alla mera sopravvivenza;
Siamo stufi
di veder legiferare pessime leggi squisitamente tecniche da personaggi
che mai hanno lavorato in campo tecnico e che dunque rendono inutilmente
complicati o vistosamente sbagliati, iter e processi burocratico
amministrativi;
Siamo arci stufi
di osservare impotenti, che vi siano personaggi, ancora oggi,
nonostante l’abnorme proliferazione delle lauree, che attraverso vuoti
legislativi, semplicemente con il banale diploma di scuola media
superiore, possano gestire, l’architettura, l’edilizia e l’urbanistica
del Paese, senza aver acquisito le dovute necessarie conoscenze
UNIVERSITARIE tali da poter far fronte, con cognizione di causa, a
materie di così grande complessità, ed il cui interesse sia sociale e
collettivo;
Siamo stufi
dell’impressionante soprannumero delle professioni tecniche italiane, e
dell’impressionante squilibrio tra domanda ed offerta, tale da non
permettere più una sana ed equilibrata concorrenza sulla qualità, ma da
rappresentare una mera maratona forzata in cui solo chi arriva tra i
primi, ha salva la vita;
Siamo stufi
che le professioni italiane tecniche siano inquadrate come servizi
commerciali; ribadiamo con forza che invece si tratta di professioni ad
evidenza pubblica e generale, di interesse collettivo e che riguardano
l’intera sfera sociale, economica e culturale del Paese; professioni che
sono capaci di influenzare gli scenari economici nazionali e globali,
la vita e il lavoro di milioni di persone;
Queste e mille altre le motivazioni, sintetizzate nelle nostre “Linee Guida per la Riforma della Professione Intellettuale”, inducono un imponente gruppo di donne e uomini, professionisti indignati, a creare i presupposti di un movimento chiamato F.N.A.I.L.P.
Il
nostro accorato appello a tutti gli ingegneri e gli architetti
italiani, nel sostenere le nostre motivazioni e nel creare le fondamenta
di unione e di determinazione contro una classe politica sorda ai
nostri reclami, e avverso gli Ordini professionali, che nella loro stasi
perenne ed inutile, interessati a tutt’altre problematiche fuorché
quelle importanti, hanno contribuito a costruire questo inammissibile
stato di cose.
Chiediamo
a tutti Voi, circa 280.000 ingegneri e circa 180.000 architetti,
insieme a tutti gli studenti universitari, che da soli creano una forza
d’urto capace di scuotere le fondamenta della mala politica, di unirvi a
FANILP addivenendo ad un accordo comune, dimostrando ai politici che finalmente i professionisti italiani SONO UNITI, NELLA FORMA E NELLA SOSTANZA
e che son pronti fin da subito, UNITAMENTE alle loro famiglie, a
raccogliere l’indignazione di tutti e contrastare con ogni mezzo legale
ed istituzionale, le aberranti cattive leggi e l’usurpazione di un
diritto fondamentale che ogni lavoratore deve possedere : LA DIGNITA’.
Federazione Nazionale Architetti ed Ingegneri Liberi Professionisti
FNAILP
“FINALMENTE LA VOCE DEI PROFESSIONISTI”